Diventa ciò che sei
date » 21-10-2022 12:55
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Siate libere di essere voi stesse.
Spogliatevi dalle ipocrisie.
Dai sensi di colpa,dalla mania di perfezione e controllo.
Liberatevi dal bisogno di compiacere,dal dovervi comportare come gli altri si aspettano.
Esprimetevi come la vostra anima vi suggerisce.
Non affidatevi a sostegni e conferme esterni.
Siete voi la vostra forza.
Spogliatevi dei giudizi,degli schemi,dei pensieri precostituiti.
Ascoltate il vostro intuito.
Ascoltatelo e seguitelo.
Nutrite dubbi e cercate in voi le risposte.
Non cercate nella coppia la completezza della vostra identità,voi nascete già complete!
Proteggetevi.Accuditevi.
E non siate mai in competizione con le altre donne,ma incoraggiatevi a vicenda.
Aiutatevi.Evidenziate il potenziale,le capacità,l'unicità di ognuna di noi.
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Simone de Beauvoir ha scritto:
“Essere donna non è un dato naturale, ma il risultato di una storia. Non c'è un destino biologico e psicologico che definisce la donna in quanto tale. Tale destino è la conseguenza della storia della civiltà, e per ogni donna la storia della sua vita.”
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Liberatevi dai ruoli che vi sono stati affibbiati.
Liberatevi dall' ansia di essere donne.
Date voce alla vostra rabbia sana senza paura di essere giudicate pazze,noiose o polemiche.
E,soprattutto,
Diventate ciò che siete,
non ciò che il mondo vorrebbe farvi essere!
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(Grazie sempre a Valentina per la sua fiducia nei miei confronti)
Da sé stessi non si scappa
date » 21-07-2022 09:13
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Da sé stessi non si scappa
Il dolore e il tentativo di liberarsene dividono gli esseri umani in due categorie: quelli che fingono di essere chi non sono e di avere ciò che non hanno ingannando gli altri e sé stessi sperando che quelle menzogne diventino realtà e che li aiutino a dimenticare e poi ci sono quelli che restano calmi,quasi immobili, in attesa di trasformarsi in qualcosa di nuovo e definitivo.
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Perché l' errore è nella fretta.
I sentimenti non vanno vissuti in fretta.
Non bisogna sbrigarsi ad amare tanto e forte.
Ad appassionarsi subito e voracemente.
O ad allontanarsi dal dolore illudendosi di cancellare chi o cosa quel dolore l' ha provocato.
La fretta toglie consapevolezza e coscienza di sé.
Bisogna starci dentro ai sentimenti e alle emozioni,accoglierle,sentirle addosso.
Senza fare nulla.
Se non aspettare.
Aspettare la loro trasformazione,che sia un' evoluzione o dissoluzione.
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E poi,quando è la sofferenza a tormentarci
usare le proprie forze e aspettare il momento in cui non servirà sembrare altro,ma semplicemente, si diventerà altro!
Senza l'aiuto di nessuno.
Senza strategie,senza inganni.
Un po' come dice Coelho quando parla del guerriero della luce,avete presente?
''Forzare il combattimento non serve,a volte si deve solo aspettare'' ascoltarsi e niente altro.E quel dolore svanira' senza che ci trasformi in persone tristi,arrabbiate e spesso cattive.
Svanira' e noi resteremo integri.
Ho perso...
Ho perso sogni, idee, ricordi.
Ho perso promesse e persone.
Intenti e convinzioni.
Qualche principio e a tratti perdo la buona educazione.
Ma ho perso anche quasi tutta la paura di non essere abbastanza e non trovo più l'inadeguatezza di non essere all'altezza.
Quindi direi che, tutto sommato posso smettere di preoccuparmi di ciò che non ho più e rilassarmi nell' attesa di ciò che troverò!