Il senso di sé
date » 25-01-2025 09:04
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La vita non va come la programmi.
Non del tutto,non abbastanza.
La vita è quello che sei,che fai,che vorresti essere,fare e quello che ti succede e succede intorno a te.
Tutti questi elementi contribuiscono a ''fare'' la tua vita.
Per cui succede(spesso),che inizi una cosa,una relazione,un lavoro e poi li devi interrompere o si interrompono da soli.
Succede che una cosa,un lavoro,una relazione non erano previsti e iniziano,così,senza che tu lo avessi programmati,pensati.
Ad esempio,magari da giovane avresti voluto intraprendere un percorso di studi ma non ti sentivi in grado,all' altezza,in forze.Eri occupat* a sopravvivere.
E resta lì .
Si sedimenta,trova il suo spazio e quel desiderio diventa parte di te.Come un neo,una cicatrice.
Passano gli anni,trovi altre strade,soluzioni,compromessi,distrazioni che orbitano intorno a quel desiderio dormiente.strade parallele diciamo,distanti ma vicine.
E poi,ad un certo punto,le strade...si intersecano.E tutti i tuoi passi,tutti i passi di una vita ti portano esattamente dove saresti voluta essere(Essere,non stare)e prendi quel cammino che ti aspettava da allora.
Assistente sociale,maestra,facilitatrice in fotografia terapeutica e adesso studentessa universitaria in counseling relazionale.Non è facile no,rimettersi a studiare a 51 anni.
Ma è il mio posto,aiutare gli altri,dare,sentire,agire per gli altri è il mio senso.
E trovare il senso di quello che siamo dà senso a tutto.
Dopo,non hai bisogno di altro.
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(Autoritratto)
Fuochi d'artificio e toilet
date » 08-08-2022 11:34
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Riflessioni di poco conto su un tema di grande importanza.
Dove ci porta un' immagine?
Cosa vogliamo raccontare con quella immagine?
Perché scattiamo una foto,in quel momento,da quel punto di vista,con quei colori,quelle luci?
Una buona foto è una foto fatta bene o lo è perché racconta qualcosa?
Quesiti irrisolvibili,o meglio ho posto domande talmente universali che hanno infinite risposte,tutte ugualmente valide.
In questo dittico ad esempio,di cosa parlo?
Cosa volevo raccontare?
È una foto orrenda,simpatica,curiosa?
Credo che sia la prima volta che scatto foto con il cellulare seguendo un istinto improvviso,le lego tra loro(l' unico ragionamento l' ho fatto nell' accostamento dei colori) e le butto in pasto ai social.
Poi,guardando..mi sono trovata:
Nei fuochi d'artificio patronali e in un bagno pubblico.
In questo dittico c'è il mio stato d' animo del momento;anche questo,incredibilmente è un autoritratto.
Anche qui sto parlando di me.
E mi fa sentire meglio,buttare fuori,raccontarmi senza temere il giudizio.
Seguendo un impulso.
Tutte le domande hanno una sola risposta per me.
Esprimere ed esprimersi.
Restando fedeli a sé stessi.
Cosa vedi?
Cosa vedi?
davanti allo specchio?Quando ti fanno una foto,quando ti fai un selfie?
quando ti osservi le mani,le rughe,i capelli,le occhiaie,la pancia?
Cosa vedi quando ti guardi?
Ti riconosci,ti piaci?
Sei quella che vuoi o quella che vogliono?Ti fai la guerra per farti accettare o sei in pace con te stessa?
Sei tu quella che vedi?
Una prova di Esistenza
date » 18-06-2020 22:23
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L' autoritratto(per me e per chiunque lo faccia consapevolmente) non ha nulla a che vedere con il bisogno di mettersi in mostra.
Il messaggio da far arrivare non è "guardatemi" ma "sentitemi" e sentitevi attraverso questa immagine.
Non è una ricerca di consensi sul proprio sè. E' una ricerca nel proprio sè.
Attraverso espressioni,colori,oggetti. l'autoritratto parla d'amore,di odio,di paure o speranze.
E' un percorso lungo e difficile.A volte il messaggio arriva chiaro,altre totalmente interpretabile.
Ma per chi lo fa è sempre sempre sempre una liberazione.
Un gesto di gratitudine verso se stessi.
Un regalo.
Una catarsi.
Una prova di Esistenza.